(ANSA) – VENEZIA – La festa veneziana del Redentore è tornata in laguna sabato sera, con l’atteso spettacolo dei fuochi artificiali ad illuminare il bacino di San Marco.
Una tradizione, la ‘notte famosissima’, interrotta lo scorso anno a causa del rigide norme anti-Covid.
Durante la serata, tutto si è potuto svolgere grazie all’organizzazione studiata per gli accessi, sia per le rive che per i posti in barca: prenotazioni on line (18.000 per chi ha assistito da Zattere, Giudecca e San Marco, 2.500 per le imbarcazioni) e possesso di green pass vaccinale , o del risultato negativo di un tampone nelle 48 ore precedenti. E un grande dispiegamento di sicurezza, con varchi per entrare sulle rive, e molti steward.
Si calcola che siano state circa 25.000 per persone che hanno ammirato i ‘foghi’ del Redentore. Uno spettacolo di colori e di luce, amplificato dal riflesso sulla laguna. Altre migliaia di ospiti erano giunti comunque a Venezia, pur senza prenotazione, nella speranza di trovare un punto panoramico anche se distante dal bacino. Così grande afflusso nelle calli minori della città, per chi tentava di aggirare le aree presidiate dai controlli.