10/09/2017
La pioggia “riduce” a 4mila gli spettatori per il festival Mito ma l’organizzazione funziona.
Chi l’avrebbe mai pensato: una control room per tenere sotto sorveglianza una serata di musica classica, un gran concerto in piazza. Addetti sparsi in tutta la piazza con coni luminosi, verdi e rossi, per indicare in caso di necessità le vie di uscita al pubblico, altri con mega cartelloni con scritto aperto e chiuso. Un modo per capire dove andare in caso di evacuazione. Tutto questo per evitare di dividere in compartimenti piazza San Carlo. La piazza è stata “riaperta” dopo la notte buia della finale della Champions League. Sulla carta il sistema messo a punto dal Comune di Torino e dalla Fondazione per la Cultura ha funzionato. Una verifica fatta su un numero limitato di persone, meno della metà di quelle “concesse”. A fine serata si sono ritrovati 4447 spettatori coristi per l’Open Singing. E rispetto alle 21, quando in piazza San Carlo la pioggia batteva sul selciato e sul palco, è andata bene. Quando ha smesso di piovere si erano spinto in piazza da sotto i portici dove avevano trovato riparo solo 1.200 persone. Le altre sono arrivate alla spicciolata.
Meno di quattromila persone si sono presentate sotto il palco, in piazza San Carlo, per assistere all’Open Singing. Tutte conteggiate agli ingressi. Annullare? Rimandare? Si è pensato di spostare l’evento nella Chiesa di San Filippo Neri. Troppo complesso. E poi si voleva dare un segnale: piazza San Carlo che torna ad accogliere persone dopo i 1526 feriti e la ragazza di Domodossola morta in ospedale dopo alcuni giorni di ricovero da quel dannato 3 giugno. Certo, un conto è la finale di Champions e la piazza piena oltre ogni limite, un conto una serata di cori, con un decimo degli spettatori.
Sulla carta e con un numero ridotto di pubblico il sistema di sicurezza ha funzionato: poche transenne, uno degli elementi che secondo l’indagine ha provocato problemi a giugno, assenza totale di venditori abusivi, parcheggio sotterraneo chiuso e accessi sbarrati, vie di fuga indicati con i palloncini, addetti con pettorine, metal detector e ricetrasmittenti ai varchi e tra il pubblico, quattro ambulanze fuori
dalla piazza pronte ad intervenire. E poi control room nella sede dell’ordine degli ingegneri.
In piazza anche la sindaca Chiara Appendino soddisfatta per la serata: “La pioggia pensava di fermare MiTo SettembreMusica… e si sbagliava. Grazie ai tanti e alle tante torinesi per la loro partecipazione”. Stasera si replica con la Nona di Beethoven in piazza, stesso sistema di sicurezza e, probabilmente, senza pioggia.
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